A Roseto sei appartamenti di un condominio scaricavano in mare

Diffuse le irregolarità scoperte dalla Guardia Costiera (con Arta e Ruzzo Reti)

ROSETO – E’ un quadro di profonda e diversificata ‘deregulation’ quelle che viene fuori dall’operazione ispettiva dai militari della Guardia Costiera di Giulianova, condotta in collaborazione con il personale dell’Arta del Distretto provinciale di Teramo e della Ruzzo Reti, su scarichi domestici, allacci fognari e più in generale sull’inquinamento da rifiuti e acque reflue.

A Roseto è stata forse scoperta la situazione peggiore, in un condominio di 20 unità abitative, 6 delle quali non avevano un allaccio alla fognatura pubblica e quindi lo scarico dei reflui domestici avveniva direttamente nel canale delle acque bianche e poi in mare, senza alcun filtro di trattamento.

Analoga situazione di irregolarità è stata scoperta ad Ancarano, dove sono state individuate tre attività commerciali e un ristorante che scaricavano direttamente in un canale di acque meteoriche all’aperto che finisce nel fiume Tronto. Tre sono state le sanzioni amministrative da 6.000 a 60.000 euro comminate, mentre una annotazione all’autorità giudiziaria, per la mancanza di autorizzazione allo scarico delle acque di prima pioggia in acque superficiali, provenienti da una piazzale di 1.000 metri quadrati.

A Corropoli, infine, nel piazzale di un’autocarrozzeria c’erano rifiuti e materiali sparsi depositati su un terreno non impermeabilizzato completamente esposti agli agenti atmosferici e pericolosi per l’ambiente circostante.